28/10/08

Un colpo di fulmine, la Juve Ama...uri


Un gol sotto la Mole per certificare il suo stato di juventino doc. Causa necessaria e, per una volta, anche sufficiente per entrare in maniera netta, definita e definitiva nel cuore dei tifosi bianconeri. Carvalo de Olivera Amauri è stato l'uomo più decisivo dell'ottavo turno di campionato. Match winner contro il Torino ha sigillato, dopo la vittoria sul Real, la rinascita juventina assurgendo a ruolo di leader, sostituendo, solo in termini di gol, un Del Piero, questa volta, rimasto a secco. Rientrate le polemiche sulla campagna acquisti intrapresa dalla società, Amauri è stato il grande colpo del mercato estivo, più decisivo di Ronaldinho, più efficace di Mancini, Quaresma o Julio Baptista. 8 gare e 5 gol confermano la sua maturità sottoporta finalmente mostrata con continuità a partire dalle due stagioni a Palermo, intravista soltanto ai tempi del Chievo, e latitante nelle precedenti esperienze con Parma, Napoli, Piacenza, Empoli e Messina. Tante maglie e pochi gol, fino al biennio siciliano che ha sancito l'inversione di tendenza: la speranza, della Juve soprattutto, degli avversari un po' meno, e che, in futuro, la maglia sia unica e, per rispettare la proporzione inversa, i gol siano sempre di più. In questo caso per indorare la pillola, il passaporto italiano potrà rendere più sopportabili i gol messi a segno nell'altrui porte: beninteso, purché Lippi batta Dunga sul tempo e Amauri abbandoni quell'accento sulla ì che lo renderebbe, sportivamente parlando, meno straniero in territorio amico

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