La prima volta che ho visto giocare questo ragazzone è stata nella gara d’andata tra Tritium e Taranto della stagione scorsa. Dionigi (ora allenatore della Reggina) lo fece entrare a 20’ dalla fine per tentare di vincere un match fermo sull’1-1. Immediato fu il paragone: Saani è Gullit, almeno per quello che riguarda l’aspetto fisico. Le treccioline cadenti sulle spalle e quell’andatura caracollante, mi ricordarono, con le dovute proporzioni, il campione olandese del Milan. Ne rimasi impressionato per la forza fisica e la voglia di mettersi in mostra: da solo pressava l’intera difesa del Tritium ed ebbe modo di giocare diversi e interessanti palloni.
Sul mio personale taccuino gli ho sempre riservato un posticino, sicuro che, prima o poi, qualcuno avesse la mia stessa intuizione. Dunque l’interessamento dell’Inter non mi ha stupito. Gli operatori di mercato raccontano dell’intenzione dei nerazzurri di girarlo in prestito a un club di B e il Cesena sarebbe in pole. Le sue caratteristiche, come già anticipato, sono la forza esplosiva, lo scatto bruciante e un fisico da IronMan. Resta da affinare la tecnica, Saani mi è sembrato precipitoso in fase di conclusione e, a volte, impreciso. Credo, tuttavia, che abbia ampi margini di miglioramento e il materiale su cui lavorare è di prima scelta anche se a tratti grezzo. Un tentativo, con l’Inter, lo si potrebbe fare. Chissà mai che non ci si ritrovi con un campione a costo zero almeno per una stagione.
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