13/05/08

CHI SCOMMETTE SU...GIOVANI?

E` uno degli astri nascenti del calcio, guarda caso cresciuto nella fulgida `cantera` blaugrana. Oscurato dalla luce del suo `gemello` Bojan Krkic, Giovani Dos Santos potrebbe essere un piatto succulento sul mercato internazionale. `Scaricato` da Pep Guardiola che, secondo la stampa spagnola, non si opporra` alla prevedibile richiesta di cessione da parte del giocatore che intende giocare con maggiore frequenza, il gioiellino messicano potrebbe fare al caso di chi intende scommettere sul suo talento a cifre quantomeno giustificate dalla giovanissima eta` del potenziale campione, classe 1989. Il suo contratto scade nel 2009 e il calciatore non intende rinnovarlo a certe condizioni con il club catalano. Questo potrebbe costringere Joan Laporta ad abbassare il costo del cartellino di Giovani per non perderlo al termine della prossima stagione a parametro zero.Da un punto di vista tecnico, le qualita` non si discutono, ovvio occorre una certa maturazione dettata dalla continuita` nel giocare. Simile, molto, forse troppo, a Ronaldinho, il giocatore potrebbe fare al caso di qualche big italiana. Inter, Milan? I nerazzurri, all`epoca, mancarono il colpo Ronaldinho quando il brasiliano gia` impressionava con il Paris St. Germain, i rossoneri hanno scommesso su Pato e i risultati gli stanno dando ragione. Difficile, tuttavia che Moratti pensi a Giovani come colpo del centenario, possibile, invece, l`ipotesi che lo condurrebbe in rossonero proprio al posto di Ronaldinho, specie se il Milan dovesse fallire la Champions.E se tra queste due spuntasse la terza incomoda, determinata proprio dalla vittoria della lotta per la Champions? La Fiorentina potrebbe regalare al suo pubblico un altro gioilello pronto ad arricchire la collezione di Corvino e ripetere, si spera con risultati piu` esaltanti, l`operazione che porto` in viola l`allora talento del Real Madrid Portillo. Milan, Inter o Fiorentina, quale che sia la squadra, l`occasione e` ghiotta per dimostrare un coraggio nell`investimento che pochi, in Italia, hanno avuto in questi anni. Giuseppe Rossi docet.

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