15/05/08

IL PARADOSSO DELLA GIUSTA...INGIUSTIZIA

E alla fine, come al solito, è finito tutto a 'Tarallucci e Vino' cercando una soluzione di compromesso che, seppur nella sua equità di trattamento, non trova giustificazione. Vietare la trasferta di Parma agli interisti è, ancora una volta, un non senso data l'insussistenza di motivi atti a considerare l'ordine pubblico a rischio: una seconda sconfitta per il grado di civiltà (che va necessariamente accresciuto è vero), per lo sport, per chi aveva creduto ancora in un finale di campionato 'sgrassato' da inutili e dannose polemiche. Le condizioni per Inter e Roma, pronte a giocarsi lo Scudetto, saranno le stesse è vero, ma non è questo il punto. La decisione, coraggiosa certo, ma che forse avrebbe richiesto da parte di tutti un maggiore senso di responsabilità, non è questa, ma quella di garantire ai tifosi, come in tutte le parti del mondo è consono, di poter seguire la propria squadra, a maggior ragione in gare decisive come queste. In questo e da questa soluzione escono sconfitte le istituzioni, data la tacita ammissione dell'incapacità a governare situazioni potenzialmente rischiose per l'ordine pubblico, ne esce sconfitto il campionato italiano, bello davvero quest'anno, ma che ha dovuto, per cronico autolesionismo, sporcarsi proprio nel finale con decisioni cervellotiche dal punto di vista tecnico (vedi esonero, inutile, di Cuper), con nuove e scandalose ipotesi di collusione con pregiudicati (vedi Mancini e Materazzi). Quest'ultima e inconcepibile doppia decisione (per Parma e Catania) risulta tutt'altro che giustificabile agli occhi di chi vorrebbe vedere niente 'giochi', solo Sport.

Nessun commento: