29/05/08

ZIZOU, VERITA' O MENZOGNA?

E` stato uno dei giocatori piu` forti degli ultimi anni. Personalita` umorale ma classe e talento da vendere. Zinedine Zidane torna a far parlare di se` e non solo per la sua veste di ambasciatore atto a organizzare gare amichevoli per raccogliere fondi e sposare cause umanitarie. Questa volta la notizia e` di quelle che recano il dubbio, il sospetto. La scrittrice francese Besma Lahouri ha denunciato il furto della biografia, da lei redatta, su Zinedine Zidane. La notizia e` comparsa sul sito `Le point` nel quale si spiega come l`autrice abbia scritto un libro scavando a fondo negli investimenti e nei contratti pubblicitari di Zizou.Dei ladri, infatti, avrebbero sottratto alla scrittrice un`agenda elettronica e un pc portatile nei quali sarebbero contenuti diversi capitoli di un libro che conterrebbe anche un`inchiesta sulla questione del doping. L`ipotesi che fa `Le point` e` quella secondo cui ci sarebbero persone che avrebbero interesse a non rendere pubblico il contenuto della biografia verita`.In tempi non sospetti, inoltre, Zinedine Zidane ammise di aver sentito parlare di un libro sulla sua vita ma di non aver dato mandato ad alcuno di redigerlo. L`inchiesta, dunque, portata avanti dalla Lahouri potrebbe contenere rivelazioni scottanti, per questo da nascondere, possibilmente da cancellare.

NEREIDA BATTE CRISTIANO

Di solito e` lui a far impazzire gli avversari con finte e tocchi di classe. Questa volta Cristiano Ronaldo deve accusare il colpo e ammettere che il dribbling perfetto lo ha operato la sua fidanzata Nereida Gallardo, protagonista quanto il suo boy, ma fuori dal campo di una performance niente male. Infatti, secondo quanto rivela il `Sun` l`avvenente fanciulla si sarebbe fatta fotografare in pose ose` in una discoteca di Palma de Maiorca.In una delle istantanee la Gallardo appare in topless in compagnia di due amiche e con una delle due si esibisce in un bacio saffico. `Stava giocando davanti alla macchinetta - avrebbe rivelato una fonte vicina alla modella spagnola - Sono sicuro che le piacerebbe ricreare la scena per Cristiano`. Nelle foto anche alcune nelle quali insieme alle amiche la Gallardo solleva la gonna e mostra la biancheria intima. La coppia, ultimamente molto affiatata, sarebbe pronta a convolare a nozze, a meno che, dopo queste foto Cristiano Ronaldo non ci ripensi.

IL BARCELLONA LIBERA IL '9' PER IBRA

placet del nuovo tecnico. In attesa dell`annuncio ufficiale di Jose` Mourinho alla guida dei nerazzurri la societa` sta lavorando sul mercato nel tentativo di soddisfare le prime indicazioni del lusitano. L`incontro di martedi` sera tra Massimo Moratti e Joan Laporta, a Barcellona, ha aperto nuovi scenari sul mercato. Tanti nomi, in entrata e in possibile uscita, per quel che concerne i desideri nerazzurri e un sogno proibito per il Barcellona: Zlatan Ibrahimovic.L`arrivo, dispendioso, di Mourinho e la partenza, onerosa, di Roberto Mancini potrebbe indurre Massimo Moratti a far cassa. Lo svedese resta il piatto succulento a cui il Barcellona potrebbe ambire, sborsando somme di denaro e contropartite tecniche. L`interesse per Samuel Eto`o e` stato piu` volte dichiarato, ma anche quello per Deco, che `Lo speciale` porterebbe volentieri a Milano, nonche` quello per l`astro nascente Giovani Dos Santos, potrebbe indurre il presidente nerazzurro al sacrificio.Non solo, ma il possibile arrivo di Didier Drogba, fortemente richiesto da Mourinho, renderebbe meno amaro l`addio di Ibra, il cui carattere, ai piu`, sembra mal conciliarsi con quello del tecnico portoghese. `Sport`, quotidiano catalano, lascia aperta la pista, il Barcellona libererebbe volentieri quel numero 9 da mettere sulle spalle dello svedese, colpo pronto per rispondere alle intenzioni del Real Madrid di ingaggiare Cristiano Ronaldo.

27/05/08

MANCIO, E ORA NON TI LAMENTARE

Poche parole pronunciate in un faccia a faccia durato soli venti minuti. Chi si aspettava una rinnovata fiducia da parte di Massimo Moratti nei confronti di Roberto Mancini con tanto di discussione sulle strategie future e` stato smentito. Troppo poco il tempo impiegato per parlare di campagna acquisti e obiettivi da fissare. Il presidente dell`Inter ha fatto quello che si attendevano molti, ma non troppi, ha deciso di cambiare strada nonostante il sentiero, in questi ultimi tempi, sia stato sovente vincente. Roberto Mancini e` uscito scurissimo in volto dalla sede di via Serbelloni, rendendo eloquente, pur senza proferire parola, una decisione gia` presa dal patron nerazzurro.Il tecnico paga il non aver, forse, dato un carattere internazionale, e sembra un paradosso riferito al nome, alla squadra. Il successo in Champions e` sfumato, quello in campionato giunto dopo aver sperperato un enorme bottino di punti in campionato, la Coppa Italia, obiettivo secondario ma pur sempre prestigioso, dato l`avversario, non e` stata conquistata. Per Moratti motivazioni sufficienti per dare il benservito a un tecnico che lo aveva `tradito` con le dichiarazioni giunte a caldo subito dopo l`eliminazione dalla Champions.Il patron nerazzurro ha solo reso esecutiva una decisione che, forse, in cuor suo Mancini aveva scelto tempo fa salvo poi ritornare sui propri passi. Lo scenario, a questo punto, e` lampante. Sara` Jose` Mourinho il prossimo allenatore dell`Inter. Indiscrezioni danno Branca e Oriali gia` in Portogallo pronti a discutere il contratto. Quanto a Mancini, il Chelsea, benche` non lo abbia inserito in lista secondo la stampa inglese, resta la piu` probabile alternativa. Uno scambio di panchine, dunque, sull`asse Londra-Milano per perseguire lo stesso obiettivo, quello sfuggito quest`anno ai `Blues`, quello che all`Inter manca ormai da oltre quarant`anni.

CAPITANO O MIO CAPITANO

Quelle lacrime hanno ricordato a molti il pianto a dirotto di Franco Baresi dopo la finale dei Mondiali del 1994. Perdere al termine dei calci di rigore è sempre un'ingiustizia specie per chi da eroe in campo si trasforma in antieroe a causa di una lotteria nella quale oltre alla bravura contano innumerevoli altri fattori. John Terry, il duro del Chelsea, si è sciolto in un pianto che ha commosso per il dramma sportivo, per la sfortuna, l'ingiustizia a cui il giocatore è andato incontro. Poteva restare nella storia e nella storia, è certo, resterà per il motivo opposto: per quel tiro dagli undici metri maledettamente finito sul palo. Sogni e speranze dei tifosi 'Blues' spenti, poi, dal penalty fallito da Anelka, ma questa è un'altra storia. Quello che si vuole rimarcare è il gesto di Fabio Capello che ha voluto cedere a Terry la fascia di capitano dell'Inghilterra, perché il giocatore va recuperato, e subito, sotto il profilo psicologico. Gli sfottò, pungenti, irriverenti che la satira britannica ha messo a punto dopo la finale di Mosca, hanno colpito nell'animo il calciatore. Mister Capello, per un attimo, ha assunto i connotati di figura paterna mostrando il lato umano della sua ferrea e imperscrutabile personalità. John Terry capitano dei 'Tre Leoni' è una scelta coraggiosa e doverosa, perché il calciatore è un leader e l'uomo va, necessariamente, aiutato.

SAVIOLA, ALTRO TANGO A NAPOLI

L`anima del grande Napoli e` stata argentina, la citta`, per certi aspetti, simile a Buenos Aires. La societa` di Aurelio De Laurentiis sta pensando bene di rinverdire i fasti di un passato ormai lontano puntando decisamente su giocatori `albiceleste`. Roberto Sosa e` andato via ma Ezequiel Lavezzi continuera` ad infiammare il pubblico del San Paolo. Ad arricchire il parterre potrebbe giungere Javier Saviola dal Real Madrid per formare una coppia tutta tango e classe. Secondo il quotidiano spagnolo `Sport` il Napoli avrebbe presentato al Real Madrid un`offerta formale per Antonio Cassano, in questa stagione in prestito alla Sampdoria, e sondato il terreno addirittura per Fabio Cannavaro. Le ` merengues` avrebbero dato disponibilita` a trattare per il talento di Bari Vecchia ma a una condizione: inserire nella discussione anche il trasferimento di Javier Saviola.L`ipotesi non sembra entusiasmare troppo i partenopei che con Cassano, Lavezzi e, appunto, Saviola avrebbero un esubero di calciatori con le stesse caratteristiche. Poiche` la Sampdoria sembrerebbe in vantaggio sul Napoli per Cassano, Pierpaolo Marino potrebbe ripiegare sull`argentino. Saviola gradirebbe il trasferimento dal momento che al Real fatica a trovare spazio. A Napoli l`accoglienza non sarebbe per nulla male e un tridente tutto sudamericano Lavezzi-Saviola-Zalayeta potrebbe accendere la fantasia dei tifosi.

23/05/08

ALLONS ENFANT...IN CERCA D'APPEAL

E` tempo di calciomercato e tutti, in Europa e nel mondo, sono in attesa dei colpi che infiammeranno l`estate. Non da ultima la Francia che intende arricchire la Ligue 1 di campioni affermati e anche costosi. Dunque, non solo un export per riaffermare un trend ormai confermato negli ultimi anni, ma anche un import pronto a invertire la tendenza. Voglia di cambiare, insomma, anche per chi, come il Lione, ha vinto ancora. Se sul fronte calciatori si parla di un possibile, o solo fantomatico, approdo di Fabio Cannavaro al Monaco, sulla panchina dei campioni di Francia potrebbe, invece, sedere Didier Deschamps, il tecnico che ha riportato la Juve in serie A ed ora a caccia di una panchina prestigiosa.Le indiscrezioni giungono da `France Football` che, tuttavia, giudica il passaggio del capitano della Nazionale azzurra nel Principato difficile a causa del lauto ingaggio che il difensore percepisce (6 milioni di euro ndr). Per Deschamps le chance sono maggiori e nonostante Alain Perrin, tecnico dell`Olympique, abbia vinto il campionato la dirigenza non sembra soddisfatta della sua gestione. `Ogni tecnico che si rispetti vorrebbe allenare il Lione`, ha detto Deschamps che tuttavia ha un concorrente in Laurent Blanc che ha portato il Bordeaux al secondo posto.Insomma, questioni d`oltralpe, con i francesi, gia` da tempo affermatisi per quanto concerne la Nazionale, ora intenzionati a scommettere e a far aumentare l`appeal di una Ligue 1 possibilmente piu` combattuta di quella vista negli ultimi 7 anni.

21/05/08

SUPERPIPPO, LA RICOMPENSA E' PECHINO

L`amarezza e` stata tanta, il colpo duro da digerire e la polemica incalzante. La delusione di Filippo Inzaghi nel non vedere il proprio nome incluso nel fatidico elenco degli `azzurrabili` per l`Europeo in Austria e Svizzera e` lungi dall`essere smaltita. Lo sfogo e` stato evidente, in parte, se vogliamo, anche giustificato data la caratura del giocatore. I gol, 18 (quasi sempre decisivi), segnati in stagione e gli ultimi due mesi estremamente prolifici avevano alimentato la speranza, disillusa proprio quando Superpippo ci credeva di piu`. Un attacco fin troppo diretto a Roberto Donadoni, reo di non avergli neanche comunicato la decisione con una telefonata, ha finito per incrinare un rapporto, finora di amore e gol, con la maglia azzurra.L`esclusione dai 24 ha il sapore di una chiusura definitiva da parte della Nazionale nei suoi confronti senza nemmeno concedergli un saluto degno, a modo suo. Inzaghi non vestira` piu` l`azzurro? L`ipotesi, credibile e in parte vera, non definisce, tuttavia, la realta` delle cose. La rottura tra Donadoni e il giocatore induce a una mediazione e allora l`opportunita` Olimpica si ripresenta come occasione giusta per riconoscere il giusto impegno e l`attaccamento alla maglia mostrato sempre da Inzaghi nei confronti della causa Nazionale. Cassano e Del Piero, ipotetici fuoriquota che Pierluigi Casiraghi avrebbe dovuto convocare per la spedizione di Pechino, non sono piu` `disponibili` e dunque il titolo `Superpippo alle Olimpiadi` e` molto piu` simile a una realta` imminente che a un `picture movie` di disneyana memoria.E chi pensa che, per una questione di orgoglio, Inzaghi possa rifiutare si sbaglia di grosso. Pippo, e` noto, tiene ai numeri del calcio come Rino Tommasi alle statistiche di tennis e pugilato, e la sua ossessione nel collezionare record e trofei lo porterebbe a noleggiare una zattera, e a remare di suo, pur di essere presente ai Giochi. Ne` il Milan, ahilui scongiurato il preliminare di Champions, potra` opporsi. La Coppa Uefa partira` a settembre, l`esordio degli azzurri olimpici ci sara` il 7 agosto (con l`Honduras ndr): nessun conflitto d`interesse, dunque, solo la voglia, da parte di Inzaghi, di concludere la sua avventura in azzurro a modo suo, a suon di gol e magari con una medaglia al collo, la piu` prestigiosa, unico successo che a Superpippo manca. Un tridente Inzaghi-Giovinco-Rossi non sarebbe poi cosi` male. Casiraghi rifletta, Superpippo e` pronto.

20/05/08

DONADONI, CUOR DI LEONE

Finalmente! simile a una liberazione, un sospiro di sollievo che induce a credere che qualcuno si sia preso, per fortuna, una responsabilità forse scomoda, forse vincente. Roberto Donadoni ha finalmente mostrato coraggio, quello che non hanno avuto i suoi egocentrici colleghi Raymond Domenech e Luis Aragones non convocando Trezeguet e Raul. Un vantaggio per noi, mi diceva ieri Luca Toni, perché David, in fondo, è sempre uno dei migliori attaccanti del mondo. Donadoni ha seguito il suo istinto, ha premiato la classe rispetto a stupidi e inutili tatticismi. Del Piero convocato, sarebbe stato un obrobrio se la scelta avrebbe premiato altri. Cassano dovrà dimostrare di stare bene in un gruppo che è pronto a riaccoglierlo a patto che dimostri di essersi pentito delle troppe cassanate messe in scena. E allora l'applauso è d'obbligo per il ct, lo spirito, con queste scelte è quello giusto, migliore rispetto al Mondiale tedesco, ma non per questo teso al relax. L'Italia vuole vincere, ha fame. Ci sono i giovani Montolivo e Aquilani che hanno voglia di dimostrare, c'è la grande chance concessa a Borriello come vice-Toni. E poi Di Natale e Quagliarella e ancora Del Piero. Infine, il talento immenso di un Cassano chiamato alla prova del 9, o meglio del 10, il voto che vorremmo vedere nella pagella alla fine di quell'Europeo che si è guadagnato sul campo.

15/05/08

IL PARADOSSO DELLA GIUSTA...INGIUSTIZIA

E alla fine, come al solito, è finito tutto a 'Tarallucci e Vino' cercando una soluzione di compromesso che, seppur nella sua equità di trattamento, non trova giustificazione. Vietare la trasferta di Parma agli interisti è, ancora una volta, un non senso data l'insussistenza di motivi atti a considerare l'ordine pubblico a rischio: una seconda sconfitta per il grado di civiltà (che va necessariamente accresciuto è vero), per lo sport, per chi aveva creduto ancora in un finale di campionato 'sgrassato' da inutili e dannose polemiche. Le condizioni per Inter e Roma, pronte a giocarsi lo Scudetto, saranno le stesse è vero, ma non è questo il punto. La decisione, coraggiosa certo, ma che forse avrebbe richiesto da parte di tutti un maggiore senso di responsabilità, non è questa, ma quella di garantire ai tifosi, come in tutte le parti del mondo è consono, di poter seguire la propria squadra, a maggior ragione in gare decisive come queste. In questo e da questa soluzione escono sconfitte le istituzioni, data la tacita ammissione dell'incapacità a governare situazioni potenzialmente rischiose per l'ordine pubblico, ne esce sconfitto il campionato italiano, bello davvero quest'anno, ma che ha dovuto, per cronico autolesionismo, sporcarsi proprio nel finale con decisioni cervellotiche dal punto di vista tecnico (vedi esonero, inutile, di Cuper), con nuove e scandalose ipotesi di collusione con pregiudicati (vedi Mancini e Materazzi). Quest'ultima e inconcepibile doppia decisione (per Parma e Catania) risulta tutt'altro che giustificabile agli occhi di chi vorrebbe vedere niente 'giochi', solo Sport.

13/05/08

CI AVEVAMO QUASI CREDUTO...

Lo avevamo pensato e, forse, ci avevamo anche creduto. Il campionato più bello degli ultimi anni, giusto, pulito, leale, senza risultati accomodati da motivazioni ormai ridotte ai minimi termini e spirito sportivo che aveva inorgoglito il nostro calcio tornato improvvisamente a far parlare di sé per la sua imprevedibilità, per un finale thrilling del quale andare fieri. La provvidenza ha fatto sì che tutto quanto non fosse inficiato dal generoso rigore accordato e poi sbagliato da Materazzi. Eravamo riusciti a credere che tutto portasse a decidere l'assegnazione del titolo solo e unicamente sul campo, unico giudice pronto a elargire meriti e a decretare sentenze. Sono bastati due giorni per capire, invece, che così non sarà comunque vada a finire. L'esonero, inaspettato, illogico di Hector Cuper ha aperto le danze e al di là delle malelingue che vedono un gesto pro-Inter in tutto questo, ma senza prendere le parti di chicchessia lo si può ritenere un non senso. Ha calcato la mano anche l'Osservatorio del Viminale proponendo sul piatto d'argento la polemica per 'i due pesi e due misure' che la discutibile scelta sui tifosi di Inter e Roma ha generato. I giallorossi non potranno sostenere la squadra, gli interisti sì in nome di un ordine pubblico a repentaglio a Catania e a Parma no. Su quale base, per quale motivo? Non si renda ridicolo un finale di campionato giocato con grande fair play in campo in cui burocrati e istituzioni, fino a non molto tempo fa nascoste, vogliono assurgere a protagonisti di uno spettacolo che non deve passare attraverso decisioni che non tengono conto di passione e sofferenza, di voglia di far festa concessa all'una e negata all'altra. Questo non è giusto, così si mina la base dello sport.

CHI SCOMMETTE SU...GIOVANI?

E` uno degli astri nascenti del calcio, guarda caso cresciuto nella fulgida `cantera` blaugrana. Oscurato dalla luce del suo `gemello` Bojan Krkic, Giovani Dos Santos potrebbe essere un piatto succulento sul mercato internazionale. `Scaricato` da Pep Guardiola che, secondo la stampa spagnola, non si opporra` alla prevedibile richiesta di cessione da parte del giocatore che intende giocare con maggiore frequenza, il gioiellino messicano potrebbe fare al caso di chi intende scommettere sul suo talento a cifre quantomeno giustificate dalla giovanissima eta` del potenziale campione, classe 1989. Il suo contratto scade nel 2009 e il calciatore non intende rinnovarlo a certe condizioni con il club catalano. Questo potrebbe costringere Joan Laporta ad abbassare il costo del cartellino di Giovani per non perderlo al termine della prossima stagione a parametro zero.Da un punto di vista tecnico, le qualita` non si discutono, ovvio occorre una certa maturazione dettata dalla continuita` nel giocare. Simile, molto, forse troppo, a Ronaldinho, il giocatore potrebbe fare al caso di qualche big italiana. Inter, Milan? I nerazzurri, all`epoca, mancarono il colpo Ronaldinho quando il brasiliano gia` impressionava con il Paris St. Germain, i rossoneri hanno scommesso su Pato e i risultati gli stanno dando ragione. Difficile, tuttavia che Moratti pensi a Giovani come colpo del centenario, possibile, invece, l`ipotesi che lo condurrebbe in rossonero proprio al posto di Ronaldinho, specie se il Milan dovesse fallire la Champions.E se tra queste due spuntasse la terza incomoda, determinata proprio dalla vittoria della lotta per la Champions? La Fiorentina potrebbe regalare al suo pubblico un altro gioilello pronto ad arricchire la collezione di Corvino e ripetere, si spera con risultati piu` esaltanti, l`operazione che porto` in viola l`allora talento del Real Madrid Portillo. Milan, Inter o Fiorentina, quale che sia la squadra, l`occasione e` ghiotta per dimostrare un coraggio nell`investimento che pochi, in Italia, hanno avuto in questi anni. Giuseppe Rossi docet.

11/05/08

RUI TALENTO IN CAMPO, CAMPIONE PER SEMPRE

Fa un certo effetto come quando decise, a malincuore, di lasciare il Milan per chiudere il cerchio della sua carriera cominciata allo stadio da Luz con la maglia del Benfica come seconda pelle, per molti anni coperta dal viola della Fiorentina e per 5 splendide stagioni da quella rossonera del Milan. Manuel Rui Costa è arrivato al traguardo. Non si potrà più ammirare quella classe infinita su un campo di calcio che ha caratterizzato una carriera ricca di meritati successi. La qualità dell'uomo resta e resterà, per sempre e per fortuna, ancorata a un mondo del calcio che non lascerà e che, di contro, non lo abbandonerà. Con il Vitoria Setubal ci sarà il canto del cigno tra emozioni dal sapore fortissimo e in agro dolce, tra lacrime e sorrisi, perché quando un campione del calibro di Rui lascia, resta sempre un vuoto da colmare. Fu così per Baggio, la stessa cosa si ripetè con Zidane e, a ritroso, con tutti gli altri grandi campioni che segnarono, negli anni, generazioni calcistiche ricordate nel tempo. Rui resterà per sempre il calciatore gentiluomo, leader silenzioso ed educato, uomo di qualità indiscutibile, talento dalla classe immensa.

09/05/08

I GEMELLI DIVERSI SOGNANO GLI EUROPEI

Destini indissolubilmente legati da un talento che va oltre i confini nazionali, supera il mare e lega Torino e Madrid. Alex Del Piero e Raul Gonzalez Blanco, cosi` simili nelle caratteristiche, cosi` uguali nella sorte. Sempre in discussione ma leader indiscussi per i compagni, pronti capri espiatori per giustificare colpe non solo proprie ma anche altrui, vittime di disastrose cadute e fautori di sontuose rinascite, ricchi di quel talento che li ha portati alla vigilia dell`Europeo a giocarsi un posto sull`aereo che condurra` Italia e Spagna in Austria e Svizzera. La partecipazione alla rassegna continentale e` in bilico: da una parte Roberto Donadoni, dall`altra Luis Aragones come giudici implacabili a valutare prestazioni e gol, a decidere il loro destino che il popolo del pallone, senza bandiere e con il solo denominatore comune della passione per il bel calcio, avrebbe gia` chiaro.Diciotto gol per entrambi, fino a questo momento, in campionato sono la dimostrazione evidente, data sul campo, che i due possono essere decisivi per le sorti delle proprie nazionali. Il plebiscito e` partito in Italia, in Spagna tutti, compagni e avversari, spingono per convincere Aragones a concedere una chance al capitano del Real. Capitano come Del Piero, irreprensibile al di fuori del campo, una vita passata con la stessa maglia di club e con cucita addosso quella della nazionale con cui `Pinturicchio` e` diventato campione del mondo e che a Raul, invece, ha regalato spesso delusioni e amarezze. Trezeguet lo ha detto, il campo decide, cosi` dovrebbe essere: Donadoni e Aragones pensino a questo lasciando da parte, per un attimo, schemi e strategie che senza talento servono a poco. L`azzurro conceda la giusta, e non per questo di esclusiva rappresentanza, passerella d`onore a `Godot`, `El Sabio` a `El siete de Espana` la possibilita` di rivalsa. E alla fine, pensiamo, potrebbe essere cosi`: un`Italia-Spagna in finale con Del Piero e Raul non sarebbe poi cosi` male.

RONALDINHO SALUTA...IN ITALIANO

A questo punto il nodo diventa in apparenza intricato, ma forse, in fondo, facile da sciogliere. La frenata di Silvio Berlusconi su Ronaldinho, l`incontro di Ernesto Bronzetti con i dirigenti del Barcellona per offrire 25 milioni e strappare il si` per il talento verdeoro oltre che per Zambrotta, sono gli inevitabili passi che porteranno all`acquisto del brasiliano. La volonta` del calciatore, di vestire il rossonero, piu` che le allettanti offerte giunte da oltre Manica, saranno decisive in tal senso. Dalla Spagna, ormai, danno la cosa per certa, come rivela la fonte semiufficiale del Barcellona `Sport' che, con l`amarezza acuita dall`umiliante sconfitta del Bernabeu contro i `campeones` del Real, non lesina critiche nel raccontare il comportamento tenuto da Ronaldinho negli ultimi mesi. Feste, mente gia` proiettata al futuro, prova data dai saluti che il brasiliano avrebbe rivolto ai compagni rigorosamente in italiano: `Arrivederci amici`, due parole che valgono piu` di qualsiasi discorso su contratto e ingaggio.Ronaldinho, alla fine di questa intricata e lunga telenovela, finira` al Milan con la societa` rossonera che sta forzando la mano per arrivare a un acquisto vantaggioso in termini di denaro forte del `ribasso in eccesso` del prezzo dei migliori giocatori blaugrana che il Barcellona ha contribuito a generare a causa delle maldestre ultime prestazioni. Tuttavia, dalla Spagna, sponda catalana, proveranno a difendersi dall`assalto di Braida e Galliani nel tentativo di limitare i danni rispetto a una cessione che appare ormai imminente.

08/05/08

SELEZIONE NATURALE? NON AIUTA

Beh alla fine dovrà fare le scelte, il 20 maggio si avvicina e la rosa che l'Italia presenterà all'Europeo è tutt'altro che definita, almeno sulla carta, ed è meglio precisare a scanso di equivoci, per quel che concerne il reparto avanzato. Del Piero e Cassano stanno apettando, Borriello è tra 'color che son sospesi', mentre Inzaghi si è riproposto prepotentemente a suon di gol. E poi c'è Gilardino, difficilmente azzurrabile, ma pur sempre campione del mondo. I nodi restano nell'intricata e imperturbabile mente di Roberto Donadoni. Ma a volte, a rendere più semplici le cose, arriva prontamente la solita 'selezione nautrale', diremmo quasi, paradossalmente, una provvidenziale provvidenza, giunta a sistemare, in parte, le cose. Iaquinta è ko, non giocherà più in campionato e, forse, sarà guarito per la fatidica data delle convocazioni. Non basterà perché Donadoni rinuncerà a lui perché a rischio ricaduta. La questione rilancia le varie candidature, un posto è rimasto vacante, tutti sono pronti a fiondarvisi. Del Piero o Cassano, Borriello o Pippo Inzaghi. Saggezza tattica indurrebbe a portare un vice-Toni, la volontà del popolo è nettamente a favore di Del Piero, e poi c'è quel Cassano così ribelle ma sempre decisivo ad alimentare l'amletico dubbio. Iaquinta si è eliminato da solo, o meglio, lo ha fatto fuori la sfortuna, offrendo al ct la possibilità di evitare una decisione scomoda, ma la scelta da fare resta comunque, il problema non è superato, almeno fino al 20 maggio, giorno in cui sogni e speranze conosceranno il loro destino.

04/05/08

CITY, DINHO RESTERA' UN SOGNO

L`operazione e` difficile ma il tentativo per nulla banale. Il Manchester City non avra` blasone, ma di sterline molte. In quest`ottica puo` essere valutata la mossa del club presieduto dal thailandese Thaksin Shinawatra che vuole assolutamente convincere Ronaldinho a vestire la maglia dei `Citizens` nella prossima stagione. La fase di stallo nella trattativa tra Milan e Barcellona, con i due club fermi sulle loro posizioni e con una netta distanza tra domanda e offerta (15 i milioni garantiti dai rossoneri, tra i 30 e i 40 quelli richiesti dai blaugrana), potrebbe favorire il club inglese.Infatti, secondo il `Sunday Mirror`, il Manchester City avrebbe gia` pronti i 40 milioni che supererebbero, definitivamente, le offerte di qualsiasi altro club, tra cui anche l`Inter. L`investimento collimerebbe con le pretese del Barcellona anche se resta da valutare la volonta` del calciatore. Ronaldinho potrebbe non accettare di giocare per una societa` che, nella prossima stagione, non prendera` parte alle coppe europee e nemmeno l`ipotizzato arrivo di Felipe Scolari, al posto di Sven Goran Eriksson sulla panchina dei `Citizens`, sembrerebbe agevolare l`arrivo.Allora il nodo e` puramente economico, con il club disposto a offrire circa 200mila euro a settimana al talento brasiliano. Nonostante l`offerta sontuosa, Ronaldinho sarebbe piu` propenso a giocare in un club blasonato con tutti i tentativi del Manchester City pronti a trasformarsi in un sogno di difficile realizzazione.