28/11/07

NOVE MESI DOPO....UGUALE

Nove mesi per riflettere, nove mesi, è il caso di dirlo, per partorire una decisione che tutti si aspettavano e che, forse, qualcuno non auspicava. 270 giorni dopo la tragedia che colpì l'ispettore di polizia Filippo Raciti il mondo non è cambiato, diciamo per trasparenza e onestà, modificato, incattivito, almeno quello che aleggia attorno al calcio giocato. E dunque, non poteva che essere, la chiusura del settore ospiti per la sfida Catania-Palermo di domenica prossima, la decisione per alcuni più saggia, per chi scrive troppo semplicistica. Perché l'Italia del tifo ha bisogno di un segnale forte e il derby siciliano avrebbe avuto la valenza di strumento attraverso cui le tifoserie rosanero e rossazzurra avrebbero potuto far vedere al mondo che si può assistere a una gara di calcio, viverla certamente con forte sentimento campanilistico, ma limitarla entro i contorni di un rettangolo verde. L'Osservatorio del Viminale non ha avuto il coraggio di responsabilizzare il comportamento di quanti sarebbero stati scrutati dal mondo intero. Scelta opportuna quanto a limitazioni di rischio, decisione che denota il comune sentimento di essere ostaggi di persone che con il calcio, davvero, non c'entrano nulla.

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