10/06/08

ADESSO SI FACCIANO SCELTE SENSATE

L`incubo Olanda e` passato ma non dimenticato, le scorie rimaste presenti nelle gambe e nella mente dei giocatori. L`Italia e` al suo primo bivio nel tentativo di continuare un Europeo iniziato tutto in salita. Occorre rialzarsi dopo un tonfo che, dal tetto del mondo, e` certamente piu` doloroso che in altre circostanze. La gara con la Romania, quella ipotizzata come viatico da sfruttare per passare direttamente alla seconda fase senza faticare con la Francia, diventa l`ancora di salvezza necessaria e non sufficiente a garantire la qualificazione ai quarti. E` un dato di fatto che la squadra presentata da Roberto Donadoni contro gli `orange` non ha funzionato quasi totalmente. Toni troppo isolato, un centrocampo che ha faticato come mai prima e una difesa apparsa scollata nei centrali e bloccata sugli esterni. Insomma, poco da salvare per il ct che, a questo punto, dovra` rimuginare sulle scelte iniziali e dare nuova linfa alla squadra con innesti da scegliere sulla base delle condizioni di forma e, forse, anche su quella dell`esperienza internazionale.Grosso in campo sembra una scelta doverosa sia per quanto mosrato dall`esterno del Lione nello scampolo di gara disputato, sia per le caratteristiche di una Romania che pensera` solo a difendersi. A centrocampo imprescindibile appare la presenza di De Rossi accanto a Ambrosini e a Pirlo, con Gattuso, diffidato e in scadenti condizioni, a dover essere relegato in panchina. In avanti l`unica certezza e` Toni, solo punto di riferimento da concedere a Chivu e compagni.Per il resto, il progetto di gioco dovra` tendere ad allargare le maglie di una squadra compatta e arcigna. Dunque, Del Piero, abile a svariare su tutto il fronte d`attacco, differentemente da un timido Di Natale, sara` destinato a partire da titolare. Donadoni dovra` scegliere il terzo uomo tra tre in lizza: lo stesso Di Natale, Camoranesi o Cassano. Difficile che il ct proponga, da subito, una squadra estremamente proiettata in avanti, anche se la necessita` di vincere lo richiederebbe. Piu` probabile che la maglia da titolare finisca sulle spalle del centrocampista italo-argentino. Non e` da escludere, tuttavia, l`innesto di Cassano, che ha dimostrato una certa intesa con Del Piero, dall`inizio o a gara in corso, a patto che le scelte siano tempestive e non ritardate: ogni secondo perso potrebbe rivelarsi disastroso. Un`altro ko, o anche un pari, sarebbe un passo falso irrimediabile, un incubo dal quale svegliarsi di soprassalto dopo due anni di sogni.

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