13/06/08

'PELIDE' DEL PIERO, OCCASIONE PER LA GLORIA

Storie di miti, leggende che passano attraverso imprese titaniche da ricordare nella memoria dell'Italia calcistica. Cantate da improvvisati Omero per rendere immortali le gesta di Achille Alex Del Piero stufo di aspettare il suo turno mentre le truppe azzurre vedono scemare la possibilita' di vincere la 'guerra sportiva' dopo la sconfitta netta, pesante, nella battaglia con l'Olanda. Il guerriero si e' alzato, riposato, assetato di gloria. Agamennone Donadoni ha deciso di fare un passo indietro poiche' ha capito che senza il suo miglior combattente, l'Ade pallonara e' pronta ad accogliere, senza appello, i 23 potenziali eroi di Austria-Svizzera.Vita o morte per una Nazionale che intende rafforzare, anche a livello continentale, il primato conquistato due anni fa nella magnifica notte di Berlino e in cui il 'Pelide' Del Piero fu gia' protagonista, non assoluto, ma solo uno dei tanti. Il momento di proporsi come leader azzurro e' arrivato, otto anni dopo la finale europea contro la Francia quando non seppe caricarsi addosso la squadra e condurla alla vittoria. La storia ha portato Del Piero a riscrivere capitoli in Nazionale, combattendo per conquistarsi un posto al sole e nell'11 iniziale. Donadoni gli concedera' la chance, Achille abbandonera' l'infernale fiume Stige nel quale fu immerso per diventare immune dall'oblio calcistico, fuorche' nel tallone, quella parte del corpo che il fu 'Pinturicchio' ha spesso utilizzato per incantare e segnare con magie da lasciare a bocca aperta.Non chiederemmo un gol di tacco, sarebbe troppo perfetto per essere vero, ci basterebbe una gioia come quella contro la Germania al Mondiale o forse anche meno: una rete facile facile, per lasciare Caronte ad aspettare altri, per cominciare un Europeo finalmente da protagonisti, per ambire a quella doppietta come Germania e Francia fecero in passato, allora si' che sarebbe gloria eterna.

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