21/11/08

Stelline d'Europa, si va a caccia del nuovo Messi...a


Storie diverse, un destino comune. Baciati da un talento sopraffino, ambiti dai club di mezza europa e con un sogno nel cuore: diventare i migliori. Crescono all'ombra dei grandi, talvolta ne prenderanno il posto, i più sfortunati, invece, da stelle si trasformeranno in meteore bruciate dall'atmosfera troppo densa di pressioni in un mondo che esalta e seppelisce alla velocità della luce. Sono i talenti del calcio, giovanissimi, che fanno le fortune di piccoli e grandi club nella speranza, di questi ultimi, che alla fine sbocci il campione che risolva problemi di budget e non solo. L'Arsenal, negli ultimi anni, si è riproposta come isola felice dove far crescere questi piccoli Peter Pan del calcio: Jack Wilshere è solo lultimo di una lunga serie che ha visto in Theo Walcott il suo predecessore. Il talentino 'gunner' è un centrocampista di fascia dal dribbling ubriacante. Già accostato a Liam Brady, il piccolo fenomeno di casa Wenger, classe '92, è già entrato con costanza nel giro della squadra maggiore dove su di lui sono pronti a scommettere. La Premier si conferma fucina di campioni scovati dagli occhi attenti di talent scout preparatissimi: Gabriel Agbonlahor è il nuovo figlio di un'Europa sempre più multietnica: madre scozzese, papà nigeriano e nazionalità inglese per ovvie ragioni di nascita (a Birmingham). Già convocato da Capello in Nazionale si configura come il futuro Andy Cole. Se il Chelsea continua a puntare sui grandi nomi, a Londra, il Tottenham confida nella classe del terzino gallese Gareth Bale, classe 1989, corsa, fisico e tiro micidiale dalla distanza lo collocano come l'erede naturale di Stuart Pearce. Grandi talenti, grandi chance come quella concessa da Alex Ferguson e ripagata con un gol da Danny Welbeck. L’ultima sorpresa, in ordine cronologico, invece, è arrivata da chi, notoriamente, ha sempre preferito giocatori già fatti: Fabio Capello. Il tecnico di Pieris, infatti, ha convocato Michael Mancienne, difensore 20enne che gioca nella Championship (serie B inglese) con la maglia del Wolverhampton. Se in Spagna i talenti di Messi, Bojan e Villa sono ormai consacrati al grande calcio, il sivigliano Diego Capel potrebbe essere il prossimo predestinato a ricoprire un ruolo di rilievo nella Liga. Non se la passa per nulla male la Bundesliga arricchita dallle prodezze dei baby fenomeni Ivan Rakitic dello Schalke, Toni Kroos del Bayern e Renè Adler portierino del Bayer Leverkusen e già pronto a seguire le orme di Kahn in nazionale. E se Liga, Premier, Serie A e Bundesliga restano sempre i campionati più ambiti, in Olanda si pesca bene quanto a possibilifenomeni.Da certe latitudini sono passati Romario e Ronaldo, stimolo costante per chi come Ibrahim Afellay delizia le platee del Philips Stadion con la magia biancorossa del Psv. All'Ajax hanno fatto presto a rispondere con Miralem Sulejmani, radici serbe e scuola Partizan dal 2006 in Olanda all'Herenveen e ora tra le fila dei lancieri.Se nel vecchio continente prevalgono potenza fisica, classe e sagacia tattica, in sudamerica di genietti del calcio ce ne sono a iosa. Lulinha, il 10 del Corinthians, è destinato a fare la storia in Brasile sulla scia di Kakà, Diego e Pato, mentre Diego Valeri del Lanus è il mancino argentino già seguito anche da squadre italiane. Non poteva, inoltre, mancare qualche piccolo campione del Boca Juniors. Il talentino "Xeneises" Lucas Viatri non ha fatto rimpiangere per nulla l'infortunato Martin Palermo, raccogliendone oneri e onori. Tanto per restare a Buenos Aires, sponda River è Augusto Fernandez il campione emergente. Se il mondo è ricolmo di potenzialità infinite in fatto di baby-prodigio, in Italia occorre consolarsi con Sebastian Giovinco o Giuseppe Rossi (ahinoi al Villarreal) e guardare a quelli che verranno, Fausto Rossi su tutti, talento che Ranieri sta facendo crescere sotto l'ala protettiva della vecchia guardia. Tanti campioni, dunque, molte promesse da mantenere. Stelline d'Europa pronte a essere i nuovo Messi...a.

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