14/12/08

Ronaldo al Corinthians, scelta giusta e coraggiosa


Un modo di vivere, non una semplice fede, un atteggiamento istrionico e teatrale consolidato nei decenni, in quasi un secolo di storia trascorso tra speranze e successi, cadute e incredibili risalite. La favola di Ronaldo e quella del Corinthians vanno di pari passo: per natura, popolare della squadra e del giocatore, per eventi, dolorosi (infortunio e retrocessione), per quel tentativo estremo di tornare a essere campioni. Per questo la scelta del Fenomeno non può che essere giusta, all'apparenza errata rispetto a quanti, i tifosi del Flamengo, si sono sentiti traditi da un comportamento forse politically incorrect, ma che ha un senso profondo da ricercare nel passato e da considerare nel presente e nel futuro di una storia tutta da scrivere, dal finale tutt'altro che scontato e che impone assonanze e discrepanze che la rendono ancora più avvincente, intricata e intrigante.Come Ronaldo è il calciatore più amato del Brasile e forse dell'intero pianeta, il Corinthians conta 17 milioni di tifosi, seconda squadra per numero di supporters dietro al Flamengo. La natura operaia (è stato fondato da manovali) la rende più vicina alla gente in contrapposizione alla sfuggevolezza di un Ronie irraggiungibile. L’affetto, ma a volte manifestato in maniera deviata dai gruppi dei tifosi bianconeri, è ciò che occorre per sentirsi di nuovo amato ed è anche l’arma a doppio taglio che il Fenomeno dovrà maneggiare con cura per non ferirsi ed essere ferito ancora. Stimoli nuovi, unico appiglio per resistere a una forza centrifuga che lo vorrebbe ormai lontano da un calcio non più adatto a chi ha lasciato sul campo tanta classe e due ginocchia. Ancor di più ora che il Corinthians gli ha garantito un lauto ingaggio di 127 mila euro al mese, esclusi i premi s'intende, e lo sfruttamento dei diritti d'immagine legato al merchandising di magliette e palloni.I colori, quelli sì sono una bel tabù da esorcizzare. Il bianconero, sempre odiato se riferito all'Italia, in parte snellisce, dall'altra sembra inappropriato rispetto a chi il nero lo ha vestito solo accostato all'azzurro e al rosso, e il bianco, in tinta unita, al Real Madrid. Deliri cromatici che si combinano con la partecipazione di una fazione potente e influente dei tifosi corintiani, i Falchi, al Carnevale sempre amato da Ronaldo, ora simbolo da esibire non solo durante la sfilata del “Bloco”, ma soprattutto sul terreno del Parque San Jorge. Da dove ricomincerà la risalita cantata nella prima strofa dell'inno del "Timao": un "salve Corinthians campione dei campioni" che fa tutt'uno con bentornato Ronaldo, fenomeno dei fenomeni.

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