30/08/09

Stipendi da campioni, mentalità da dilettanti

E pensare che ci avevo anche creduto, a un certo punto, in questo Milan. Avevo voglia di dare fiducia a Leonardo perché non si può giudicare qualcuno, mai nella vita, se non lo si mette alla prova. Non è una bocciatura definitiva, ma quasi, il derby con l'Inter ha mostrato le pecche di una squadra che, al di là dei giocatori più o meno spremuti, oltre il modulo a 1-2-3 punte, col trequartista, senza portiere e chi più ne ha più ne metta, mi ha scioccato per come abbia perso, in così poco tempo, una mentalità vincente che l'ha contraddistinta anche nelle difficoltà, nei momenti bui e che è stato il motore per conquistare i piccoli obiettivi, Champions del 2007 a parte, che il club si era prefissato.

Una gara si può perdere, certo, perché l'avversario è superiore (e l'Inter lo è nettamente), ma c'è una dignità che va conservata anche nella sconfitta. Premettendo che la squadra di Mourinho avrebbe vinto lo stesso, magari anche con uguale punteggio, una formazione non può dare quella parvenza di dilettantismo che è emersa in tutta la sua cruda realtà nel derby. Un allenatore addormentato in panchina, giocatori stravaccati e poco attenti alle vicende dei compagni in campo. No, questo no, non lo si può ammettere se gli stipendi sono da campioni e la mentalità è da dilettanti.

Gattuso infortunatosi dopo 20' andava sostituito subito o comunque il tecnico avrebbe fatto bene a fare scaldare qualcuno immediatamente per avere la soluzione pronta. Qualsiasi allenatore dalla terza categoria in su avrebbe fatto ciò. Vedere Seedorf in quelle condizioni è stato imbarazzante, alla fine, comunque sia, anche i dettagli fanno la differenza, quelli che studia Mourinho, che non ha paura di schierare l'ultimo arrivato, mentre Leonardo sbaglia i cambi tenendo un Ronaldinho inguardabile, togliendo Borriello, l'unico in grado di fare salire la squadra.

Lo stato confusionale, di tutti: tecnico, giocatori e società è evidente. Tempo per recuperare, non i punti dall'Inter, che alla fine saranno almeno 20, ma la dignità perdutà c'è a patto che ognuno si passi una mano sulla coscienza.

Nessun commento: