19/12/07

ADRIANO, L'INTERISMO E IL BRASILE

Il suo futuro è tutto ancora da decifrare tra il Natale che arriva e il Carnevale che, in Brasile, è già molto vicino. Storia di Adriano, imperatore detronizzato, esiliato nella terra che lo ha visto crescere, partire, gioire da lontano per poi riabbracciarlo nel momento del bisogno. Il calore verdeoro ha cancellato la saudade, fredda, gelida di questi tempi, che fino a poco tempo fa ha respirato ad Appiano Gentile. Adri oltre oceano è felice e aspetta soltanto di poter ritornare in campo, con quale maglia, questo non è dato sapere, sta di fatto che il San Paolo vorrebbe tenerselo tutto per sè, ma all'Inter qualcuno storce già il naso. Come, un nerazzurro ancora in rossonero? I colori sociali, quelli della società paulista, simili a quelli dei cugini milanisti, potrebbero non intaccare l'interismo di Adriano, ma aiutare a farlo riemergere, un domani, quando l'Imperatore, forse a giugno, forse più in là, si sentirà pronto per tornare a incantare San Siro. Or bene Moratti, non lasci che il suo istinto paterno abbia fretta di riportare il brasiliano in nerazzurro, lo tenga lì, per un po', nella campana di vetro dove è felice e valuti poi se non sia il caso di lasciarlo libero di rincorrere un pallone che all'inter è diventato irraggiungibile. Magari Adriano tornerà davvero se stesso o se così non fosse i nerazzurri si ricordino, sempre, di aver avuto tra le mani, forse per un tempo relativamente breve, il migliore Adriano di sempre.

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