16/12/07

FANTANTONIO SHOW, LACRIME E GOL

Sapeva di essere diffidato, avrebbe dato qualsiasi cosa per non raccogliere quel giallo che avrebbe potuto spezzare l'ennesimo sogno. La protesta, vibrante, le lacrime disperate e quel pensiero fisso alla gara dell'Olimpico sognata chissà quante volte dal giorno dell'addio, prima come desiderio di vendetta e ora anche come piccolo approccio di riconciliazione. Aveva immaginato l'ingresso in quello che fu il suo stadio, dove Fantantonio è stato amato e poi odiato, aveva, forse, auspicato una stretta di mano con Francesco Totti, fratello e poi nemico. Tutto è sfumato al minuto 40 di Sampdoria-Fiorentina quando l'arbitro Gava ha emesso la sentenza che condanna Antonio Cassano a dimenticare tutto questo. Cartellino giallo e squalifica per la prossima domenica. Avrebbe saltato qualsiasi altra gara ma non quella della vita. Il gol, successivo alla sentenza, ha soltanto mitigato il sapore amaro della vicenda. Le proteste, isteriche, comprensibili col senno di poi, vanno capite perché Cassano ci teneva tantissimo."La Roma è il mio passato, l'amarezza è tanta. Volevo salutare Totti - ha ammesso a fine gara - Era la partita più importante della mia vita. Ora Spero che i miei compagni, che mi sono stati vicini e che ringrazio, mi facciano un bel regalo di Natale". Quel regalo che "el pibe de Bari" si sarebbe fatto volentieri da solo per dimostrare a chi lo ha respinto dopo le dichiarazioni d'amore lanciate in settimana che è ancora capace di regalare emozioni, gemme preziose che solo adesso hanno ripreso a luccicare.

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