23/01/08

IRONIE AZZURRE SU NESTA E TOTTI

Un'affermazione che va al di là di una potenziale offesa, ma che permette di carpire lo stato d'animo del commissario tecnico che ha vinto la sua prima scommessa, con la qualificazione a Euro 2008, nonostante all'inizio della sua avventura si fosse trovato senza due pedine fondamentali per la Nazionale. Francesco Totti aveva dato già l'addio dopo un tira e molla durato diversi mesi a causa di una più attenta valutazione dell'infortunio patito prima del Mondiale. All'epoca, il capitano della Roma disse di no all'azzurro, decisione a cui fece seguito quella di Alessandro Nestra, pilastro della retroguardia italiana e del Milan. Tutta la frustrazione del ct, per non avere a disposizione i due è emersa, non in dichiarazioni pubbliche, sempre misurate e accorte, ma per spiegare a degli studenti delle scuole medie la scelta dei due campioni.Una metafora interpretabile a piacere dall'uditorio, ma che, necessariamente, non va estrapolata dal contesto in cui è stata detta e per questo non deve essere strumentalizzata. Totti e Nesta come i bambini che si fingono malati per saltare l'interrogazione, questo il concetto, "ironico", del ct utilizzato per commentare il forfait di entrambe. Il tecnico avrebbe voluto contare su di loro per avere soluzioni e qualità in più. Nell'uscita, benché scherzosa, traspare il boccone amaro che Donadoni non è riuscito a mandare giù: motivazioni addotte, a suo modo di pensare, ingiustificate e forse anche meno dolorose di un semplice mal di pancia.

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