27/02/08

TALENTO, NO DOPING

E' l'ultimo ritrovato in tema di miglioramento delle prestazioni, niente ritiri al caldo, nessuno sforzo fisico particolarmente duro, ma solo una 'seduta', nel vero senso della parola, nella camera ipobarica. Strumento utile alla scienza medica per curare determinate malattie la 'magic room' lascia perplessi, addirittura sgomenti se si pensa alla ricerca di qualsiasi artifizio pur di migliorare le prestazioni in campo. Siamo certi che Raul non abbia bisogno di ossigenare i muscoli per rendere al meglio, né i giocatori del Tottenham per vincere la Carling Cup. I successi sono figli di sudore e fatica, non di abitudine a condizioni climatiche diverse, estreme, oppure a una maggiore o minore capacità di assorbire l'acido lattico. E' vero, la camera ipobarica può essere considerata un aiuto esterno e per questo, come le discusse gambe di Pistorius, essere ricompresa nella fattispecie degli ausili tecnologici che valgono quanto il doping. L'accanimento nella ricerca di metodi quali surrogati delle prestazioni degli atleti, in special modo nel calcio, benché da stigmatizzare, lascia il tempo che trova se non supportata, da capacità tecnica dei singoli, gli stessi vittime di un sistema che richiede prestazioni sempre al massimo o anche oltre le loro possibilità, quel meccanismo che non considera i piedi buoni, il talento e la classe come elementi determinanti del gioco, forse soltanto perché sono componenti che non possono essere dopate. O le si ha o ci si arrangia.

Nessun commento: