02/03/08

EDUARDO INSEGNA? FORSE NO

Tutti sono rabbrividiti a quelle immagini così crude e dure che hanno raccontato al mondo intero il dramma sportivo di Eduardo. Una caviglia spezzata e una carriera a rischio hanno riportato alla ribalta l'annoso problema del calcio violento in campo. Interventi sconsiderati con il solo intento di andare a colpire l'avversario. Entrate sleali e a tradimento se ne sono viste tante nel corso degli anni. A fare le spese, spesso, i giocatori più talentuosi 'cacciati' dai rocciosi difensori che in barba a un gioco corretto picchiano duro, troppo. A pochi giorni dall'intervento di Taylor ai danni dell'attaccante dell'Arsenal, di entrate dello stesso tipo se ne sono viste almeno altre due. Le immagini ci hanno portato in Spagna, alla gara del Real Madrid e all'intervento di Quique Alvarez sulla caviglia di Robben che, per sua fortuna, sarà costretto a saltare solo la gara contro la Roma. La dinamica dell'entrata è stata la stessa di Taylor con l'olandese capace di attutire meglio il colpo per uno scarpino che non si è puntato nel terreno e che ha consentito alla caviglia di allargarsi senza fratturarsi. Meno grave, ma intenzionale e da stigmatizzare anche il fallo di De Silvestri su Pato, un misto tra placcaggio e gamba tesa che, benché non portato con cattiveria, andato dritto a colpire l'uomo. Il rosso, d'obbligo, resta di buon auspicio per una tutela, necessaria, da garantire ai grandi campioni nel tentativo di debellare un gioco violento che non vorremmo più vedere.

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