03/03/08

NESSUNO TOCCHI CASSANO

Che l'atteggiamento sia da condannare, assolutamente e anche duramente attraverso le sanzioni che la disciplinare riterrà opportuno comminare è fuori discussione. Improbabile ritenere giusto l'attacco mediatico che Antonio Cassano ha subito e subisce costantemente ogni qualvolta fa parlere di sè. Troppo facile parlar male di un ragazzo salito alla ribalta, diventato famoso prestissimo, catapultato dalla vita di quartiere a quella di calciatore di successo con tutti i privilegi (economici e non) annessi. Di comportamenti simili a quelli di Fantantonio, la storia insegna, ce ne sono stati tanti, forse troppi, ma il clamore che suscita il nome di Cassano, non lo si ricordava da tempo immemore. Un vaffa... sarà scappato a tutti, anche ai migliori quanto a fair play e correttezza, poi le conseguenze che ha scatenato il rosso per quell'insulto, ingiustificato e ingiustificabile, restano come il lato oscuro di un talento che alla Samp ha trovato la luce in fondo a un tunnel che molti stanno tentando di prolungare. Si è parlato di Nazionale e dell'inopportunità di convocare "el pibe de Bari" per gli Europei. I puritani hanno detto no come si fa verso una malattia che incute timore di contagiare e minare un ambiente che, molti, quando conviene considerano sereno e che, gli stessi, quando intendono trovare il titolone giudicano spaccato. E allora basta con le parole di condanna verso chi esprime in maniera colorita, certo, irruenta e sbagliata il pensiero che molti altri si tengono per sé. Avrà mai rifilato un calcione o una gomitata Cassano? Avrà defraudato il sistema cucendosi uno scudetto macchiato nella lealtà? Nossignori, Fantantonio sarà punito, giustamente per molto meno e in maniera adeguata a quello che ha fatto, ma siate consapevoli che il male del calcio risiede altrove, lì dove si prendono decisioni discutibili, lì dove si cerca di far passare l'interesse personale per quello collettivo, lì dove Cassano c'entra poco e pazienza se per un po' non regalerà magie sul campo, ma si finisca di sparargli addosso solo perché è un po' guascone e irrispettoso, qualche volta, del potere costituito. Ora paghi, nella speranza che per sé stesso riesca a controllarsi in futuro, non foss'altro per vincere la battaglia contro i suoi detrattori, falsi puritani, amanti del gioco fuori dal campo.

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