07/03/08

I TALENTI SCAPPANO, ECCO IL PERCHE'

Fuga di talenti. `Allarme in Italia`, hanno tuonato i presidenti nel tentativo di tutelare quello che, forse, non e` proprio un patrimonio su cui sono abituati a contare. Le eccezioni ci sono e, per carita`, a queste e` dovuto lo sbocciare di campioncini che molto dopo rispetto a quanto avviene in altre parti del mondo riescono a imporsi nella massima serie e, infine, a diventare pedine pronte a rinfoltire il serbatoio tricolore, ricco di talenti inespressi o giovani che, per scalare posizioni e ottenere visibilita` sono costretti a manovre estreme e forse neanche volute, vittime dell`amore per lo straniero, ora anche giovanissimo, che vige tra i club di A. Il caso di Vincenzo Camilleri, in procinto di accasarsi al Chelsea, e` solo l`ultimo di una lunga serie inaugurata da Gennaro Gattuso (che fini` ai Rangers), fino a Enzo Maresca che ottenne notorieta` quando fu ingaggiato dal West Bromwich Albion. Scommesse vinte per i due centrocampisti che hanno, in seguito, costruito una carriera ricca di successi e soddisfazioni con maglie diverse ma tutte prestigiose. Non e` detto che la stessa cosa possa ripetersi con Camilleri e, senza togliere nulla alle indubbie qualita` del ragazzino della Reggina, sul quale il presidente amaranto Pasquale Foti rivendica una discutibile `tassa di proprieta``, molti hanno lasciato l`Italia con un bagaglio condito di sogni, desideri non avverati per mille e mille motivi. E` il caso di Antonio Martella, isernino doc, che come pochi puo` vantare un`esperienza a Londra proprio al Chelsea, prima dell`arrivo del magnate russo Roman Abramovich, salvo poi ripiombare in Italia tra serie C2 e D, campionato in cui, con la maglia dell`Olympia Agnonese sta cercando, con ottimi risultati, di risalire la china. E` stato lui a spiegare a Datasport le sensazioni di chi, asfissiato da un calcio che non sa scommettere sui giovani, ha provato a emergere altrove, li` dove la carta d`identita` lascia il tempo che trova e dove conta quello che si dimostra sul campo. `Ho avuto la possibilita` di vivere la piu` bella esperienza della mia vita - ha attaccato il 24.enne esterno - All`epoca (nel 2001/2002 ndr) fu Angelo Antenucci, il secondo di Claudio Ranieri, a regalarmi l’opportunita` di un provino a Londra`. Test finito decisamente bene dal momento che il ragazzo fu tesserato con contratto di un anno piu` opzione sul secondo. `Ho firmato un accordo che prevedeva il percepimento di uno stipendio al minimo salariale - ha spiegato ancora Martella - Mi dividevo tra under 18 e squadra riserve, ho fatto un anno stupendo sotto il profilo calcistico, ma non nego che ci sono state delle difficolta` legate a un ambiente del tutto nuovo, alla lingua e all`alimentazione, non e` stato semplice`.A chi meglio di lui chiedere un parere sulla vicenda, che nelle ultime settimane ha riportato l`allarme in Italia sulla fuga di ragazzi giovanissimi. `Io sono andato li` non solo per il fatto che il Chelsea era una societa` prestigiosa - ha rivelato - Ce ne sono tante in Italia ma con l`unica differenza che se da noi occorre fare la trafila non solo nelle giovanili, ma anche girovagare tra C e B in prestito, in Inghilterra se vali non hanno paura di buttarti nella mischia, non ci sono remore se sei giovane`. Dunque una questione di opportunita` e non di soldi: `Il denaro non c`entra - ha sentenziato - Figurarsi se a 17 anni si pensa ai soldi. Si cerca solo di emergere, di guadagnarsi una possibilita` ben consapevole, certamente, che poi se va bene i soldi arrivano di conseguenza`. Dunque, nessuna condanna a chi cerca di andare via nonostante sia gia` in un settore giovanile di un club di serie A: `Non e` quello il punto, essere in un settore giovanile di A ti aiuta a crescere ma la questione e` legata al fatto che poi quando si tratta di fare il salto di qualita`, in Italia trascorri stagioni preziose a scalare categorie e a cambiare maglie, cosa che in Inghilterra non accade. Sei buono, la societa` ti tiene, ti fa giocare nel campionato riserve e poi quando lo ritiene opportuno il mister ti da` una chance contro i grandi`. Un modo per testare realmente il valore dei giocatori, salvo poi, ovviamente, considerare il fatto che non tutti riescono a realizzare il proprio sogno, quello rinchiuso nella valigia di Camilleri in partenza per l`Inghilterra, destinazione Londra, prossima fermata Stamford Bridge.

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