08/03/08

ROMA 'GUNNERS', GIOVANI SI PUO'

La notte di San Siro, il giorno prima, aveva tenuto a battesimo la nascita di un gruppo che potenzialmente non è secondo a nessuno. La lezione impartita dai ragazzi di Wenger a un Milan stanco e forse troppo in là con gli anni, incapace di reggere il ritmo serrato di gare a distanza ravvicinato, ha segnato la via da percorrere. Quella già battuta dall'Arsenal, in grado di costruire una squadra sulla base di giovani di qualità, scovati e acquistati, scommesse vinte e ora patrimonio inestimabile dei 'gunners'. La serata dopo, il Bernabeu ha consacrato a grande del calcio europeo una Roma che se da una parte non avrà fatto gli stessi investimenti dell'Arsenal in termini di età, ha comunque giocato al risparmio in questi ultimi anni, attingendo dalla 'cantera', come direbbero in Spagna, il meglio che si può trovare in Italia oggi. Aquilani e De Rossi sono la coppia di centrali di centrocampo del futuro, costati praticamente zero, ora punti fermi dello scacchiere di Spalletti. Ma gli stessi Mancini, scovato da Capello, Taddei arrivato dal Siena, o Vucinic prelevato dal Lecce rappresentano investimenti mirati e di successo. Un insegnamento che fa riflettere perché vincere si può anche lasciando andare qualche campione consacrato, a patto che si cerchi un giovane talento, magari cresciuto proprio nel vivaio, o in mancanza, il Barcellona insegna, andandolo a prendere laddove il calcio è questione di vita o di morte.

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