27/02/09

ORA SILVIO NIENTE SCUSE, LA RIFONDAZIONE MILAN E' DA FARE

Non è soltanto la senzazione del giorno dopo, con quel retrogusto amaro e con la delusione lampante che ha portato rammarico, rabbia e perché no, imprecazioni per l'evidenza di falle (difensive, offensive, di gioco in generale) che, ahiMilan, solo grazie alla capacità dei singoli, Kakà su tutti, è stata celata per tanto, troppo tempo e che, per i risultati, comunque ottenuti, tranne che in un 2008 disastroso, ha ritardato la tanto attesa rifondazione, parola tanto ostile al patron rossonero Silvio Berlusconi, quanto mai attuale in questo momento della storia del Milan. Pizarro, mattatore del Diavolo in Coppa Uefa, non è stato soltanto bomber fatale alla squadra di Ancelotti, ma prezioso rifinitore nel servire l'assit per la provocazione. Non è forse meglio, per la società, per il tecnico, per i tifosi stessi, essere stati eliminati e ridimensionati?

Al di là dell'ovvio dispiacere dei fan scatenatisi nei forum, un dato di fatto ci riporta alla premessa: così la squadra non può andare avanti, non può vivere di espedienti, per carità tutti di classe, come il gol di Pato contro i tedeschi, ma non serve continuare a pensare che "tanto i risultati arriveranno lo stesso". La rosa va necessariamente ringiovanita, specie nel reparto arretrato e, oltre all'acquisto di Thiago Silva, occorre qualcosina in più, sulle fasce, dove la meteora Mattioni sembra aver intrapreso il sentiero verso l'oblio che, prima di lui, il Carneade Leandro Grimi, aveva percorso.Al di là di ciò che sarà la campagna acquisti che preparerà e studierà, con molta probabilità, un tecnico tutto nuovo, una ventata di freschezza è ormai diventata necessaria.

Il tanto abusato bagno d'umiltà non è una pena da dover scontare, ma un solido fondamento da cui ripartire e del quale bisogna avere consapevolezza. Dunque, l'eliminazione per mano del Werder, forse, rappresenta il giusto trait d'union tra la parabola, ormai discendente e giunta al picco più basso dell'era Ancelotti e quella che sarà la futura (si spera) ascesa rossonera sotto un'altra guida, a patto che la lezione, questa volta, sia davvero servita.

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