26/02/09

QUESTIONE DI STILE...

Comodità, efficacia, semplicemente stile. Ciò che caratterizza gesti atletici ben definiti, talvolta dai nomi curiosi o più spesso battezzati dai loro inventori. Mutevoli nel tempo, sostituiti da colpi di maggiore incisività ma pezzi importanti nella storia dello sport. Lo spunto, per una riflessione più attenta rispetto alle prodezze che commentiamo quotidianamente (e che perché entrati nella videoroutine mediatica sembrano quasi scontati) parte da Jason Belmonte, cognome italiano ma nazionalità australiana, bowler che potrebbe aver innescato una rivoluzione nel suo sport, il bowling appunto, e indotto a ricordare altri ribaltoni che hanno scandito tramonti e albe di nuove ere sportive. La palla lanciata a due mani per abbattere dieci birilli è una novità non assoluta ma resa popolare dal successo, in termini di risultati, raccolto nelle varie competizioni e che porterà il 25 enne di Orange, South Galles, nella hall of fame del suo sport.

Non di certo l'antesignano di rivoluzioni copernicane di portata amplissima come fu per Dick Fosbury che, nel 68, guarda caso, nel salto in alto vinse il campionato NCAA e s'impose nei Trials di qualificazione alle Olimpiadi, inventando un nuovo stile, il Fosbury appunto, che condannò all'oblio il fino ad allora intoccabile scavalcamento ventrale.

Non solo bowling e atletica, ma anche tennis e calcio hanno vissuto i loro cambiamenti, non derivati da introduzioni di moviole o microchip, ma semplicemente a partire da intuizioni dei loro protagonisti. Il rovescio bimane che ora rende popolarissimo un certo Rafa Nadal, fu brevettato nel dopoguerra dall'italiano Beppe Merlo, trovando un riscontro importante solo perché Bjorn Borg e Jimmy Connors, 19 tornei del Grande Slam vinti in due, lo fecero proprio e lo estesero alle generazioni future.

Il resto, nel calcio, è contenuto nelle giocate dei campioni, flip-flap l'elastico, l'aurelio e il paso doble sembrano termini già assorbiti dal linguaggio comune, come le "maledette" di Pirlo o Del Piero, traiettorie per sempre letali e ingannevoli, ma senza, appunto, cadute di stile.

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