13/03/12

Sulle ali della fantasia: occhio a Lucas Chiaretti


Credo che il talento non sia soltanto un fatto naturale, genetico o ereditario, ritengo che nelle giocate dei campioni ci sia qualcosa di magico, di sacro. Mi piace pensare che agli albori del gioco del calcio gli dei del pallone abbiano dispensato la sapienza della pedata spargendola in modo casuale e per qualche fenomeno di aggregazione essa sia finita in maggiore misura in zone piuttosto che in altre. Una di queste è sicuramente Belo Horizonte, capitale dello stato di Minas Gerais, dove il Cruzeiro, una delle squadre più popolari del Brasile, ha avuto l’onore di aver fatto esordire e conoscere al mondo Ronaldo. Il Fenomeno ha avuto una carriera straordinaria, ha calcato i campi più prestigiosi e vinto i titoli più importanti. Ma la vita non riserva a tutti lo stesso percorso: qualcun altro dotato di tecnica sopraffina è stato relegato a un destino in tono minore, almeno per il momento.


Lucas Chiaretti Cossenzo, questo il nome per intero, è una mezzapunta di classe indiscutibile, ma di incredibile discontinuità, difetto che ne ha rallentato l’esplosione ma che sembra essersi attenuato nell’ultima stagione dove, con la maglia del Taranto, in Prima Divisione, regala meraviglie. Classe 1987, il ruolo di trequartista (centrale, destro o sinistro), all’occorrenza seconda punta, gli è stato cucito addosso dal tecnico emiliano Davide Dionigi. Piccoletto, scattante, mortifero nel dribbling è finito nel mirino di numerosi club di serie B, dunque urge affrettarsi. Alla luce degli ultimi risultati di Modena e Sassuolo (pari con Crotone e Samp) a cui un po’ di fantasia e un giocatore che sapesse saltare l’avversario sarebbe servito come il pane, Chiaretti potrebbe essere il colpo per l’estate.

Il rapporto qualità-prezzo è ottimo: contratto in scadenza a giugno 2013 e un costo che si aggira intorno ai 350mila euro. Per strapparlo al Taranto, club che attualmente soffre di qualche problema finanziario, una congrua offerta potrebbe bastare, specie se i rossoblù jonici non dovessero conquistare la promozione in cadetteria. Al Modena potrebbe essere un titolare sin da subito, a Pea servirebbe da valida alternativa a Sansone o da asso da giocarsi in caso di partita tatticamente bloccata. Il difetto? Non è un goleador cinico: capace di restare a secco per qualche match, ma anche di mettere a segno filotti di prestazioni importanti. Badate bene, non è certamente il nuovo Ronaldo, ma se valesse anche soltanto un quarto del Fenomeno non sarebbe poi così male.

DA MODENAQUI

Nessun commento: