10/04/12

Un ministro della difesa, l'affare si chiama Coly

Se ci provaste, vi servirebbero quasi tre giorni, ma si potrebbe fare, perché la determinazione abbatte le distanze, rende le cose improbabili un po’ più possibili. Da Dakar, in Senegal, a Parma corrono 5.470 chilometri di strade più o meno accidentate, una tappa in traghetto da Tangeri a Tarifa e l’attraversamento di ben quattro Stati: Mauritania, Marocco, Spagna e Francia. Farsi tutto il viaggio in automobile è un’impresa ardua, in aereo sarebbe meno complicato. Ma Mohamed Abdourammane Coly non ha preso nessuna scorciatoia, la via l’ha percorsa tutta.

Dalle giovanili dell’As Douanes, squadra della capitale senegalese, fino, appunto, al Parma dove nel 2000, a 16 anni, aveva creduto che il cammino avesse svoltato nella direzione giusta. E’ stato così per tre anni, fino alla Primavera, ha fatto in tempo a conoscere e a carpire qualche segreto al suo idolo Lilian Thuram, salvo poi dover proseguire la rincorsa alla serie A mai arrivata. L’Uso Calcio, in serie D, lo ha fatto esordire nel calcio dei grandi, la Cremonese tra i professionisti, ma una sola presenza in due anni lo ha indotto a cambiare aria. Ancora in Emilia con le maglie di Castellarano, Crociati Noceto e Rodengo Saiano. Sempre titolare, baluardo di difese impenetrabili, tre gol in Seconda Divisione per destare l’attenzione del Varese con il salto in serie B a portata di mano. Nulla da fare. E’ stato il Taranto a credere nelle sue doti fisiche, tecniche e tattiche.

Un colosso di 1 metro e 81 capace di giocare da centrale in una difesa a quattro o a tre, all’occorrenza anche incursore di fascia destra, proprio come l’ex juventino e nazionale francese Lilian Thuram al quale somiglia per movenze e caratteristiche tattiche. Negli ultimi due anni è stato il perno della difesa sulla quale i rossoblù jonici hanno costruito annate di vertice e nell’attuale stagione grazie al suo apporto, a lungo, la squadra di Dionigi è stata la meno battuta di tutti i campionati professionistici d’Europa.
Come se non bastasse, la sua pericolosità in fase offensiva è diventata una delle sue peculiarità: tre gol in stagione lo hanno reso temibile nelle incursioni in territorio nemico, specie sui calci piazzati. Alla luce dello 0-0 nel derby, Sassuolo e Modena sembrerebbero non avere necessità di difensori, uno sguardo più generale ai gol subiti, soprattutto dai canarini, indurrebbe il club a farci un pensierino.

Il costo del cartellino non è eccessivo, intorno ai 500mila euro, ma servirà sborsarli tutti: il suo contratto scadrà solo nel 2015.

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