24/04/12

Una Bella ragione per buttarsi a sinistra

Buenos Aires Ovest,  il mercado di Liniers assomiglia alla borsa di New York: si urla, si acquista, si vende. Se sono le azioni a monopolizzare l’attenzione dei broker impegnati nella Grande Mela, in Argentina gli agricoltori la fanno da padrone: in questo barrio si offre per lo più del bestiame, le trattative sono infinite, a volte accade che si scatenino vere e proprie risse tra acquirenti e venditori. Eppure è il quartiere dove molti club europei hanno trovato pane per i loro denti ingaggiando campioni talentuosi e al tempo stesso tosti, induriti da un ambiente in cui sono cresciuti senza avere nulla in regalo.

Cambia la doppia consonante e il Paese d'origine ma non il passaporto: quello è italiano. Nello scorso appuntamento avevamo parlato di Daniel Bessa, talentino dell'Inter, come possibile e appetibile colpo di mercato. Dal Brasile all'Argentina il passo è stato breve, il nome simile, la qualità pressoché identica ma la posizione in campo differente. Fino a qualche tempo fa Ivan Bella era un ragazzo della Pandilla, la parte più calda del tifo del Velez Sarsfield, il centenario club che porta il nome dell’autore della prima bozza del codice civile argentino.

Sarà per questo che la disciplina, più che la classe, ha da sempre caratterizzato il Fortìn (il soprannome del club) anche quando, durante gli anni ’90 con Carlos Bianchi alla sua guida, sfilò una Coppa Intercontinentale al Milan di Capello. Oggi El Gaìdo Bella è un centrocampista esterno sinistro dal futuro radioso.  Gioca prevalentemente con una linea a  quattro anche se spesso il suo attuale tecnico Gareca (non Careca) lo ha schierato  come interno in una mediana a tre. La potenza e la precisione del suo tiro ricorda molto da vicino quella del Chino Recoba. Un classe ’89 tutto istinto da disciplinare in caso di approdo nel calcio italiano.

Ultimamente dal fiorente settore giovanile del Velez è stato Pasquale Marino, il direttore sportivo dell’Atalanta, a pescare il Jolly ingaggiando Maxi  El Fraschito Moralez,  e l’operazione potrebbe presto ripetersi.  Bella, in questa stagione ha totalizzato 31 presenze e 6 gol e una quantità infinita di assist. La Dea ha già messo gli occhi su di lui  e potrebbe presto finalizzarne l’ingaggio. Non ha ancora debuttato nella nazionale argentina, una sua convocazione nell’Albiceleste ne farebbe aumentare sensibilmente la quotazione. Per ora il suo costo si aggira sui 2,3 milioni di euro, prezzo decisamente al di sopra delle possibilità di Sassuolo e Modena. In questo caso però le intenzioni di Marino, che vorrebbe testare il calciatore nella realtà dei campionati nostrani per un anno, e dei due club emiliani potrebbero convergere in un prestito secco.  A quel punto la vita di Sassuolo o Modena potrebbe davvero essere Bella.

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