22/08/12

Melazzi, un'ala destra in cerca d'autore

Una storia che affonda le radici lontane nello spazio e nel tempo: migliaia di chilometri e ottant’anni. I fratelli Juan e Miguel Lazaroff sono personaggi sconosciuti ai più ma hanno dato un contributo significativo allo sviluppo del calcio sudamericano. Il cognome, tuttavia, non tradisce i natali, bulgari di origini, emigrati in Uruguay. Con i bambini della scuola “Republica de Nicaragua”, diedero vita al club del Danubio nel 1932, uno dei più prestigiosi di Montevideo. Il nome? Un omaggio al secondo fiume più lungo d’Europa, certamente il più affascinante. Da Plovdiv, la Firenze di Bulgaria, all’Uruguay tanti possono essere grati a questi due fratelli. Chevanton, Recoba, Gargano, Cavani, tutti passati sulle sponde di questo club. Una riserva naturale di talenti, spesso pescati dalle italiane con premesse di successo ed eccellenti risultati.

Il nome nuovo da proporre, per il presente, è quello di Sebastian Melazzi, uomo di fascia destra, offensivo nel gioco, intelligente nell’interpretazione tattica, micidiale nel dribbling. Un classe ’91 del quale si è parlato meno rispetto a quelle che sono le sue reali potenzialità. Le operazioni effettuate in questa ultima fase di calciomercato hanno bypassato questo nome che non ha acceso le fantasie degli operatori di mercato ma che va tenuto in grande considerazione in rapporto alla sua qualità al costo dell’operazione, decisamente inferiore a quello dei suoi coetanei sudamericani. Il talento di Melazzi non è ancora esploso presso il grande pubblico anche a causa delle difficoltà incontrate dalla sua squadra nella Copa Sudamericana certamente palcoscenico meno appetibile, per talent scout e direttori sportivi, rispetto alla Libertadores. Eppure per tentare l’affare occorre scavare nelle periferie del futbol , percorrendo sentieri meno battuti ma non per questo senza possibilità di successo.

Melazzi rappresenta l’ideale per le squadre che attuano un 4-4-2 con esterni offensivi oppure un 4-3-3 in cui si prediligono i tagli dalle corsie. Andrebbe a genio agli zemaniani. Pur non essendo al primo posto sui taccuini dei club europei, in Italia Sampdoria, Catania, Atalanta e Torino avrebbero sondato il terreno. In Argentina l’Estudiantes lo vorrebbe nella sua rosa. Il passaporto comunitario e il costo irrisorio rendono l’ingaggio possibile e il rischio contenuto. Si potrebbe anche tentare un acquisto in compartecipazione con un club di A. Leandro Melazzi, segnatevi il nome, ne vale la pena.

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