29/08/12

Morishige, dal Giappone un difensore vero

No, non consideratela  solo come possibile operazione di marketing. Il pregiudizio è il nemico di una valutazione oggettiva e seria, l’apparenza spesso inganna ed esperienze molto vicine al nostro calcio hanno dimostrato che considerare soltanto il valore tecnico e il rapporto costi-benefici rispetto a un calciatore di provenienza “esotica” a volte paga. Con Yuto Nagatomo, due anni fa, il Cesena ha ottenuto attenzione mediatica, ma soprattutto un calciatore in grado di incidere in campo. La plusvalenza maturata con la cessione all’Inter ha gratificato il club romagnolo per la qualità dell’operazione di mercato. Alberto Zaccheroni ha deciso di allenare la nazionale nipponica con cognizione di causa ed eccellenti risultati: non avrebbe mai accettato se non avesse verificato le abilità dei suoi futuri allievi.

Ecco perché gente come Shinji Kagawa, Borussia Dortmund e Manchester United, o Keisuke Honda, Cska Mosca, hanno trovato fortuna nel calcio europeo. Dunque se gli approdi in Italia di Hidetoshi Nakata o Shunsuke Nakamura furono salutati con scetticismo salvo poi considerare i due all’altezza, quello di Yuto Nagatomo evidentemente riuscito, perché non continuare a percorrere i sentieri dell’estremo oriente?

Negli ultimi anni la scuola dell’FC Tokyo si è specializzata nell’educazione di difensori, veloci, tecnici e resistenti. Masato Morishige rompe con la tradizione del passato, almeno quanto a statura, dei nipponici considerati non adatti al ruolo di centrali difensivi. Dall’alto del suo metro e ottanta, il giocatore dell’FC Tokyo può contare sulla sua struttura per ambire a un ruolo da protagonista nel calcio europeo. Centrale difensivo con ottimi tempi d’intervento, all’occorrenza anche schierato come centrocampista davanti alla difesa, abbina la sua qualità d’interditore a una buona visione di gioco. L’esperienza, anche internazionale, non manca per nulla. In nazionale ha già disputato le Olimpiadi di Pechino nel 2008 e il suo non ancora avvenuto esordio con la maglia dei Blue Samurai è stato utile a non farne aumentare il prezzo.

E’ un classe ’87, dunque non giovanissimo, ma esperto al punto giusto per fare il salto nel calcio italiano. La Sampdoria, tra i club di A, sembra interessata ma non è detto che riesca a chiudere la trattativa. Nel caso i blucerchiati potrebbe  essere disposti anche a mandarlo in prestito. Percorrere la via della sete per uno che ha stoffa, potrebbe essere la strada giusta.

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