No, non consideratela
solo come possibile operazione di marketing. Il pregiudizio è il nemico di una
valutazione oggettiva e seria, l’apparenza spesso inganna ed esperienze molto
vicine al nostro calcio hanno dimostrato che considerare soltanto il valore tecnico
e il rapporto costi-benefici rispetto a un calciatore di provenienza “esotica”
a volte paga. Con Yuto Nagatomo, due anni fa, il Cesena ha ottenuto attenzione
mediatica, ma soprattutto un calciatore in grado di incidere in campo. La
plusvalenza maturata con la cessione all’Inter ha gratificato il club romagnolo
per la qualità dell’operazione di mercato. Alberto Zaccheroni ha deciso di
allenare la nazionale nipponica con cognizione di causa ed eccellenti
risultati: non avrebbe mai accettato se non avesse verificato le abilità dei
suoi futuri allievi.
Ecco perché gente come Shinji Kagawa, Borussia Dortmund e Manchester United, o
Keisuke Honda, Cska Mosca, hanno trovato fortuna nel calcio europeo. Dunque se
gli approdi in Italia di Hidetoshi Nakata o Shunsuke Nakamura furono salutati
con scetticismo salvo poi considerare i due all’altezza, quello di Yuto
Nagatomo evidentemente riuscito, perché non continuare a percorrere i sentieri
dell’estremo oriente?
Negli ultimi anni la scuola dell’FC Tokyo si è specializzata nell’educazione di
difensori, veloci, tecnici e resistenti. Masato Morishige rompe con la
tradizione del passato, almeno quanto a statura, dei nipponici considerati non
adatti al ruolo di centrali difensivi. Dall’alto del suo metro e ottanta, il
giocatore dell’FC Tokyo può contare sulla sua struttura per ambire a un ruolo
da protagonista nel calcio europeo. Centrale difensivo con ottimi tempi
d’intervento, all’occorrenza anche schierato come centrocampista davanti alla
difesa, abbina la sua qualità d’interditore a una buona visione di gioco.
L’esperienza, anche internazionale, non manca per nulla. In nazionale ha già
disputato le Olimpiadi di Pechino nel 2008 e il suo non ancora avvenuto esordio
con la maglia dei Blue Samurai è stato utile a non farne aumentare il prezzo.
E’ un classe ’87, dunque non giovanissimo, ma esperto al punto giusto per fare
il salto nel calcio italiano. La Sampdoria, tra i club di A, sembra interessata
ma non è detto che riesca a chiudere la trattativa. Nel caso i blucerchiati potrebbe
essere disposti anche a mandarlo in prestito. Percorrere la via della sete per
uno che ha stoffa, potrebbe essere la strada giusta.
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