12/02/08

COME DI CANIO...MA MISS FAIR PLAY

Un gesto che riporta indietro nel tempo di quasi otto anni, quando il 18 dicembre del 2000, nella gara Everton-West Ham Paolo Di Canio fermò il pallone con le mani anziché procedere al tap-in vincente a porta spalancata a causa di un infortunio occorso al portiere dei "Toffees" Paul Gerrard. Un gesto che gli valse non solo la standing ovation del Goodison Park, ma che permise all'italiano di ricevere il premio "Fair Play" per quell'anno con tanto di riconoscimento scritto a firma di Joseph Blatter. In un'epoca in cui di lealtà se ne vede sempre meno, il comportamento di Di Canio è stato ripetuto. Sport e soggetto completamente diversi, ma stesso significato. E' stata Tonia Cucca, capitano della formazione di pallamano femminile di Sassari, a rendersi protagonista di un comportamento encomiabile. La giocatrice, con la sua squadra in svantaggio, non ha voluto segnare un gol dopo aver visto il portiere del Teramo in difficoltà per aver ricevuto una pallonata al viso.Stop al gioco, applausi e un gesto che, in un momento di crisi dei valori dello sport, induce a far riflettere. La giocatrice ha preferito vincere, come poi è stato, in maniera leale anziché approfittare di una situazione dalla quale tarre vantaggio sarebbe stato sin troppo facile. Un insegnamento che vale molto più della vittoria in campo, un successo morale, una lezione da cui imparare.

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