14/02/08

RONIE, IL MONDO TI ASPETTA

Un colore della maglia che impallidisce per lo sgomento, per la rabbia, per la disperazione di quell'urlo di dolore assordante, incredibile, incomprensibile. Non doveva essere così, non può essere così eppure la realtà delle cose, a volte, è troppo cruda per essere compresa fino in fondo. Il destino dà, il destino toglie e quello che ha sottratto a Ronaldo è molto più di quanto il Fenomeno ha dato al calcio in questi anni in cui ha saputo trascinare folle, dare lustro a un calcio che perde, troppo spesso e malvolentieri, i suoi talenti più puri. Diverso è quando un campione abbandona per sopraggiunti limiti di età, è stato così per Zidane e Baggio, ma lì c'è una scelta consapevole che non genera rimpianto. Dover dire addio per un fato avverso e per un paio di ginocchia i cui tendini assomigliano molto a sottili stole di seta fa rabbia. Patire un danno, un infortunio, anche grave, è insito nel rischio di chi fa il calciatore ma Ronie ha già dato, il dazio con l'invidia per il suo talento doveva essere già saldato e invece un nuovo, terribile, ostacolo gli si è parato davanti. L'ultima volta, il Fenomeno si comportò come tale non solo nella guarigione ma anche una volta tornato in campo. Con il suo Brasile, in Corea e Giappone si prese il mondo, quel mondo che ora è in ansia per lui e che vorrebbe urlare tutta la sua rabbia, ma che preferisce, più pacatamente, dire: "Coraggio Ronie, ce la farai anche questa volta".

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