13/03/08

ESISTE UNA DIGNITA'

Non convince nessuno, ci dispiace ma è quello che pensano la maggior parte di appassionati e addetti al lavoro. Forse i ragazzi dell'Inter sapranno la verità, non quella messa in scena perché la circostanza induce a un dietrofront per calmare le acque in vista della volata finale in campionato. Le scorie restano, in società, nella squadra e l'inopportunità delle dichiarazioni del Mancio evidenziano una personalità che è un mix tra quella del calciatore e quella del tecnico, decisamente sbilanciata a favore della prima ipotesi che ha indotto l'allenatore nerazzurro ad agire d'impulso, a caldo, senza ragionarci su. E allora, al di là di tutte le ipotesi secondo cui Mancini avrebbe già pronta la panchina all'estero, se così non fosse, potrebbe essere Moratti, d'altronde lo ha lasciato intendere, a non perdonare uno sgarbo che sa quasi di tradimento. Figurarsi se poi, scongiuri a parte, l'Inter non dovesse centrare la vittoria tricolore, la polveriera, la cui miccia è già stata accesa, potrebbe esplodere improvvisamente lasciando il rancore, l'ombra del dubbio che qualcuno, fino in fondo, non abbia fatto il suo dovere. L'autogol di Mancini è stato clamoroso, questa volta Moratti prenda una decisione seria e non permetta, a qualcuno o a molti, di ridere ancora dell'Inter, proprio di quella più vincente degli ultimi anni, proprio nel momento di un centenario che potrebbe trasformarsi da istantanea da conservare negli annali, a stagione da bollare nelle pagine nere della storia della 'Beneamata'.

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