12/06/12

Marek Kysela, il piccolo muro della Repubblica Ceca

E’ per una questione di par condicio, ovvero di valore. Lavorare duro e pensare al futuro costruendo un solido settore giovanile è la via per la salvezza. La scorsa settimana abbiamo parlato del Milan, della bontà della sua squadra Primavera incarnata nelle qualità del suo capitano, Luca Bertoni. Alla luce dei risultati ottenuti, è doveroso voltare lo sguardo dall’altra parte del Naviglio dove la negativa stagione dell’Inter è stata inversamente proporzionale a quella dei giovani nerazzurri. Troppo presto fuori dalla Champions, nessuna possibilità di lottare per lo scudetto eppure, paradossalmente, l’annata del club, considerato nel senso più globale del termine, può considerarsi trionfale, certamente positiva.

Avere una Primavera capace di imporsi in Italia, con il successo nella finale tricolore sulla Lazio, è sintomo di grande vitalità, di possibilità di successo negli anni avvenire. La vittoria dello Scudetto arriva a conferma della conquista della Next Generation Series, considerata un po’ da tutti la Champions dei giovani, ottenuta a scapito della miglior scuola d’Europa, l’Ajax. Da qualche ora tutti si sono accorti dei gioiellini di casa Inter, perfettamente forgiati da Andrea Stramaccioni, il cui lavoro è stato portato a termine dall’ottimo Daniele Bernazzani. Si parla di Samuele Longo, destinato al Genoa nell’affare Destro, o di Lorenzo Crisetig, chiesto dal Parma. Del brasiliano Bessa già si è detto in questa sede, ma l’attenzione occorre spostarla su chi, in sordina, ma con la medesima efficacia è da considerarsi colonna di questa squadra, destinato a un grande futuro.

Marek Kysela è il perno difensivo dei giovani nerazzurri, un classe 1992 che arriva dalla Repubblica Ceca, già nazionale Under 21, presto in quella maggiore.  All’Inter lo considerano l’erede di Walter Samuel, ha una stazza imponente,  190 centimetri che lo rendono insuperabile nel gioco aereo difensivo e pericoloso nei sedici metri avversari quando si tratta di andare a saltare sui calci piazzati a favore. Nell’ottica di ringiovanimento della prima squadra potrebbe ricavarsi un posto al sole anche se l’opzione che possa andare a maturare altrove, per almeno un anno, appare la più probabile. Fino a qualche giorno fa il suo contratto era in scadenza giugno 2012, ma i bene informati ritengono abbia già firmato il rinnovo. Due le possibilità: acquisto a parametro zero, e sarebbe davvero un bell’affare, oppure richiesta di prestito. Il Crotone ha già sondato il terreno, sarebbe opportuno accelerare le pratiche.

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